1973 – LA PRIMA CRISI ENERGETICA GLOBALE

Sono passati 40 anni dalla prima crisi energetica globale, quando i paesi arabi decisero l’embargo sulle esportazioni petrolifere e il mondo dovette farei conti con l’ “austerity”: grandi interruzioni di forniture energetiche e benzina razionata. Code ai distributori, città quasi al buio, insegne spente.

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La crisi energetica del 1973 fu dovuta principalmente alla improvvisa e inaspettata interruzione del flusso dell’approvvigionamento di petrolio proveniente dalle nazioni appartenenti all’Opec (l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) verso le nazioni importatrici del petrolio. In quegli anni infatti la situazione mediorientale era incandescente: i Paesi arabi non avevano ancora riconosciuto il diritto dello Stato di Israele ad esistere.

Nell’ottobre del 1973, il giorno dello Yom Kippur l’esercito egiziano attaccò Israele da sud, ovvero dalla penisola del Sinai di concerto con quello siriano che attaccò invece da nord, dalle alture del Golan.

Durante i combattimenti Egitto e Siriafurono aiutati e sostenuti dalla quasi totalità dei Paesi arabi e anti-americani, mentre Israele fu appoggiato dagli Stati Uniti e dai Paesi europei. Ed è per questo motivo che i Paesi Arabi appartenenti all’Opec bloccarono le proprie esportazioni di petrolio verso questi Paesi fino al gennaio 1975.

Non solo, fino a quel momento il petrolio era prodotto ed immesso sul mercato da società petrolifere sotto il controllo occidentale, le quali, riducendone gradualmente il prezzo, avevano lentamente reso di nessun valore le azioni che i governi arabi avevano precedentemente acquistato.

Questo processo portò all’innalzamento vertiginoso del prezzo del petrolio, che in molti casi aumentò più del triplo rispetto alle tariffe precedenti. I governi dei Paesi dell’Europa Occidentale, i più colpiti dal rincaro del prezzo del petrolio, vararono provvedimenti per diminuire il consumo di petrolio e per evitare gli sprechi. In Italia il governo, presieduto da Mariano Rumor, varò un piano nazionale di “austerity economica” per il risparmio energetico che prevedeva cambiamenti immediati: il divieto di circolare in auto la domenica, la fine anticipata dei programmi televisivi, la riduzione dell’illuminazione stradale e commerciale. Insieme a questi provvedimenti con effetti immediati, il governo impostò anche una riforma energetica complessiva con la costruzione, da parte dell’Enel, di centrali nucleari per limitare l’uso del greggio.

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29 novembre 1973: a Londra si “ricicla” una Adler Diplomat, costruita in Germania nel 1936, con un carburatore che utilizza legno al posto della benzina. Ripeto: legno al posto della benzina.