ALDO MANUZIO – L’INVENTORE DEL CARATTERE CORSIVO

• Il contributo forse più significativo di Aldo Manuzio alla moderna cultura della scrittura fu la definitiva sistemazione della punteggiatura: il punto come chiusura di periodo, la virgola, il punto e virgola, l’apostrofo e l’accento impiegati per la prima volta nella loro forma odierna. È scomparso invece il “punto mobile”, usato da Aldo per chiudere le frasi interne al periodo.

• Per i suoi volumi, Aldo introdusse, nell’editoria di cultura, il cosiddetto formato ottavo (fino ad allora usato solo in talune operette a carattere religioso), diverso dal manoscritto e dagli incunaboli dell’epoca per la sua maneggevolezza, portabilità e per le sue piccole dimensioni. Le Aldine erano quasi un precursore dei libri tascabili odierni. Il nuovo formato fu presto adottato in tutta Europa.

• Manuzio è considerato anche l’inventore del carattere corsivo (corsivo italico o aldino), che aveva pensato come riproduzione della calligrafia cancelleresca rinascimentale e usato per la prima volta nel 1501 per la sua edizione di Virgilio e poi nel 1502 nella sua edizione di Dante (il corsivo si chiama italique in francese e italics in inglese proprio a causa della sua origine nella tipografia veneziana di Manuzio). Esecutore di questo primo corsivo fu l’incisore dell’officina di Aldo, Francesco Griffo.

• Spetta ancora ad Aldo Manuzio il merito di aver pubblicato il primo catalogo delle proprie edizioni greche (1498) poi aggiornato con le successive opere latine e volgari (1503-13). Nei cataloghi si trova notizia degli argomenti trattati nei libri, trascrivendone i capitoli e fornendo apprezzamenti elogiativi circa la validità dell’opera.

• Manuzio editò il primo libro con le pagine numerate su entrambi il lati (recto e verso).

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