Foto a tutti i costi
Premessa
Per sindrome narcisistica di personalità si intende un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento). Necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti.
Il soggetto:
– ha un senso grandioso di importanza;
– è assorbito da fantasie di illimitati successo, potere, fascino, bellezza, e di amore ideale;
– crede di essere “ speciale ” e unico;
– richiede eccessiva ammirazione;
– ha la sensazione che tutto gli sia dovuto;
– tende a mostrarsi affascinante, imprevedibile e seduttivo
– non accetta le critiche a cui reagisce con veemenza
Gli studi (http://www.bestcomputerscienceschools.net/selfies) condotti sul legame esistente tra narcisismo ed i comuni comportamenti tenuti sui social media(SM) come ad esempio il selfie (definito dall’Oxford Dictionary come: “una fotografia che una persona ha fatto di se stessa, normalmente con uno smartphone o una webcam, e poi ha pubblicato su uno dei social media”), gli aggiornamenti di stato, i post e i commenti mostrano che:
- Le persone che utilizzano di più i social media comeFacebook , sono anche le stesse che tendono maggiormente a ricevere diagnosi di disturbo narcisistico di personalità o a soffrire di insicurezza
- Quelli con i più alti punteggi nelle scale di valutazione del narcisismo, sono proprio coloro che aggiornano frequentemente il proprio stato, postano fotografie di sé e pubblicano frasi finalizzate a glorificarli (su un campione di users dai 18-25 anni valutato tramite il Narcissism Personality Inventory ed il Rosenberg Self-Esteem Scale).
L’ha ribloggato su liferede ha commentato:
Interessante! E preoccupante!
Interessante e inquietante… Condivido…
Preoccupante..si! Probabilmente Mcluhan quando teorizzava il concetto di “villaggio globale” non immaginava neanche lontanamente le conseguenze distorte e disastrose del “bisogno” di condivisione.
“Bisogno” tra virgolette è giusto, visto che qui, più che altro, si palesano patologie psichiatriche fin’ora inespresse… Grazie per aver condiviso…
Per quelli nelle foto le definizioni potrebbero anche essere altre e più volgari..
L’amplificazione distorta di una pulsione a quanto pare universale.
rido per non piangere. E aggiungo che ho scoperto l’esistenza del selfiepod, cioè una specie di prolungamento del braccio alla ispettore gadget per farsi delle selfie ancora più “fiche”.
Terrificanti queste foto….. e terrificanti le persone….
Già. Molto inquietante.
Bel blog ti seguirò volentieri!!! 😉
Grazie, sei gentile.